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IL CINECLUB DEL MISTERO

Informazioni bibliografiche del Libro

  • Titolo del Libro: Il cineclub del mistero
  • Autore :  Valerio Varesi
  • Editore: Passigli
  • Collana: Le maschere del mistero , Nr. 1
  • Data di Pubblicazione: 2002
  • Genere: letteratura italiana: testi

“Valerio Varesi is a writer who is also an investigative journalist. It tells the story of things like Commissioner Soneri, who now, after some novels, has become one of those appointments that the seriality of yellow gives us, and it can very well approach reflexive, tormented and concrete figures such as Commissioner De Vincenzi of Augusto De Angelis, Sergeant Sarti Antonio of Loriano Macchiavelli or even Duke Lamberti of Giorgio Scerbanenco. People full of doubts, who don’t like things not to be quadrifaced. For example, that there is a dead man in a small cineclub, who died of natural death, possibly of a heart attack, but he has a cotton filament attached to a herpes on his lip, and is friends with a woman whose husband was killed. Things that ordinary people wouldn’t say anything but that to someone like Soneri, or like De Vin-cenzi, like Sarti, like Lamberti, take away sleep. When the characters work, it’s like they really exist and move by their own volition. For this reason, to give voice to a real character like Commissioner Soner, it took someone who knew (and knew how to tell) how Varesi knew about things. On the other hand, Commissioner Soneri says of himself: “One who does this job finds every fiction trivial.

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Descrizione

IL CINECLUB DEL MISTERO

«Valerio Varesi è uno scrittore che fa anche il giornalista con taglio investigativo. Racconta le cose come il commissario Soneri, che ormai, dopo alcuni romanzi, è diventato uno di quegli appuntamenti che la serialità del giallo ci regala, e si può benissimo avvicinare a figure riflessive, tormentate e concrete come il commissario De Vincenzi di Augusto De Angelis, il sergente Sarti Antonio di Loriano Macchiavelli o anche il Duca Lamberti di Giorgio Scerbanenco. Gente piena di dubbi, a cui non piace che le cose non quadrino. Per esempio, che ci sia un morto in un piccolo cineclub, deceduto di morte naturale, forse di infarto, che però ha un filamento dí cotone attaccato ad un herpes sul labbro, ed è amico di una donna il cui marito è stato ucciso. Cose che alla gente normale non direbbero nulla ma che ad uno come Soneri, o come De Vin-cenzi, come Sarti, come Lamberti, tolgono il sonno. Quando i personaggi funzionano è come se esistessero davvero e si muovessero per volontà propria. Per questo, a dare voce a un personaggio vero come il commissario Sonerí ci voleva qualcuno che le cose le sapesse (e le sapesse raccontare) come Varesi. D’altra parte, il commissario Soneri di sé dice: “Uno che fa questo mestiere trova banale ogni finzione”.» (Dalla presentazione di Carlo Lucarelli)